31 Ago Condivisione ed Esperienza, la Generazione Z usa il digitale per cercare e creare valore
La Generazione Z comprende i nati tra il 1995-97 e il 2010-12 ed attualmente copre circa il 25% della popolazione mondiale. Una percentuale ragguardevole in termini di target potenziale, che merita un approfondimento, per comprendere al meglio come e con quali strumenti i brand e le aziende possono colpire questa fetta sempre più importante di mercato. Possiamo analizzare la Generazione Z attraverso un approccio di “marketing generazionale”.
Marketing generazionale, perché ci aiuta a scegliere gli strumenti più adatti
Il marketing generazionale ci permette di segmentare il pubblico di riferimento in base all’età e alla generazione di appartenenza, per l’appunto. Essere di una stessa generazione significa avere caratteristiche omogenee per quanto riguarda il sistema di valori, i riferimenti culturali, il modo di vedere il mondo e di percepire la realtà.
Il marketing generazionale rappresenta l’approccio del futuro per le aziende che producono beni e servizi che devono scegliere non solo le strategie, ma anche gli strumenti più idonei a raggiungere la propria fetta di mercato. Questo è uno degli aspetti di maggiore importanza per un business di lunga durata.
Il marketing generazionale risulta molto efficace nel momento in cui ad esso viene combinata un’analisi puntuale dei comportamenti dei diversi target generazionali nel mondo del digitale e dei Social Media. Lo studio dei cosiddetti Nativi Digitali ha determinato da parte delle aziende un’attenzione più precisa a quelli che sono i codici e i valori da veicolare nella loro comunicazione.
Vediamo quindi nel dettaglio perché condivisione ed esperienza sono così importanti per la Generazione Z.
Generazione Z, i digitali dalla nascita ricercano l’“esperienzialità”
La Generazione Z viene definita comunemente la generazione dei nativi digitali. A differenza dei Millennials, infatti, che hanno vissuto la mutazione digitale in età adulta, questa generazione è nata nel mondo digitale e dei Social Media.
Indubbiamente la Generazione Z viene da un contesto particolarmente critico dal punto di vista socio-economico; di fatto questi giovani vivono una grande recessione, soprattutto in Italia, in cui il digitale è considerato un amico ed un facilitatore, senza il quale la vita sarebbe decisamente più complessa.
Per la Generazione Z il digitale e i Social Media sono tutt’altro che una minaccia, ma questo non deve indurci a pensare che i loro comportamenti e le loro preferenze siano orientate esclusivamente all’online e all’individualismo, tutt’altro.
La Generazione Z sembra apprezzare l’aspetto sensoriale, esperienziale e personale di un prodotto o di un servizio più di ogni altra generazione che l’ha preceduta.
Questo accade perché questi nativi digitali sono stati condizionati nella percezione della realtà proprio dai Social Network! Instagram, YouTube, ora TikTok: l’immagine è centrale, il visual appealing determina la qualità del contenuto.
La Generazione Z è per questo motivo particolarmente sensibile alla fotografia, ma lo “scatto” non si ferma ad un istante da immortalare: va necessariamente condiviso!
Nel mondo fisico la Generazione Z è alla costante ricerca di luoghi fisici dove poter vivere un’esperienza da condividere. Tutto ciò che è evento con cui interagire e da poter condividere online è oggetto del loro interesse e stimola l’acquisto.
Inoltre, la Generazione Z è particolarmente attenta alla personalizzazione dell’esperienza, secondo precisi valori a cui è particolarmente sensibile, quali innovazione, sostenibilità, inclusività.
Iperconnessi, multimediali e autonomi, i ragazzi della Generazione Z sono raggiungibili con gli strumenti messi a disposizione dal marketing esperienziale e le sue possibilità di applicazione, anche attraverso i nostri prodotti.